Rossit & De Marin d’oro al “Città di Treviso”

Domenica 14 ottobre i judoka della Polisportiva Tamai si sono battuti al Trofeo Internazionale “Città di Treviso”.

Una domenica che ha fatto riscuotere ai nostri ragazzi, tre cadetti e tre esordienti, un discreto bottino: due ori e due bronzi.

Di livello la prova di Nicolò Rossit, categoria –55 kg, che si dimostra ancora un volta sul pezzo: tre ippon su tre. “La mia categoria, in questa competizione, non era di altissimo livello- dice Nicolò dopo la gara- ma ho avuto ottime sensazioni sul tatami e ho colto l’occasione per provare nuove tecniche”, niente da aggiungere quindi solo bravo Nicolò!

Discreta la prova di Giulia Boscaia, –63 kg, che arriva alla medaglia di bronzo. “Una buon prova con qualche sbavatura -commenta il tecnico Maman- continuiamo a lavorare in questa direzione”.

Per il gruppo cadetti un’altra medaglia d’oro che arriva da Riccardo De Marin, –90 kg. Riccardo si dimostra preparato e porta a casa l’oro vincendo due incontri: complimenti!

Non sottotono il gruppo esordienti, nonostante il bottino meno ricco: Zilioli Carolina, categoria –63 kg, si qualifica al terzo posto portando a casa la medaglia di bronzo dopo due incontri vinti e uno perso. Una buona prova, si continua a lavorare partendo proprio da qui.

Si piazza al settimo posto Andrea Cigalotto, –55kg, una categoria tosta nella classe esordienti che non sebra intimidire Andrea: cinque incontri disputati di cui tre vinti. “Ha battuto alteti competenti e si è dimostrato un vero guerriero, una prova buona anche se non siamo arrivati alla medaglia sono contento di come ha combattuto” dice il tecnico Maman.

Una giornata storta per Chiara Camilot, –52 kg, a volte l’emozione ci gioca brutti scherzi, ci saranno altre occasioni!

Amara la trasferta al Grand Prix “Città di Torino” per la nostra Elena Battaiotto, da poco passata alla categoria 57 kg, tornata a casa con un quinto posto che brucia un pò dopo cinque incontri combattuti di cui tre vinti. Un’esperienza in questa nuova categoria nella quale la nostra judoka deve ancora prendere le ultime misure ma, ci siamo quasi! Avanti così, si aggiusta il tiro e si contoinua a lavorare.

 

 

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